GLI ARTISTI E LA STORIA CHE HANNO SEGNATO LA MUSICA RAP ITALIANA DEGLI ANNI 90 

La musica rap italiana è la trasposizione del rap americano, legata anch’esso alla cultura hip-hop. Nella penisola si sviluppa nei primi anni ottanta passando da testi in inglese a quelli in lingua italiana (uno dei primi esperimenti è stato fatto nel 1986 dalla band bolognese “Raptus” con la Attack Punk Records), ma è negli anni novanta che i gruppi appartenenti alla scena hip hop incidono i loro primi lavori significativi. Negli anni 2000 il rap italiano ha riscontrato una notevole crescita commerciale con il lancio mediatico di numerosi rapper, la nascita di molte competizioni di freestyle e la diffusione tramite internet.

I PRIMI ANNI 90: RAP OLD SCHOOL

Rap old school Italiano
L’immagine ritrare una delle canzoni che rappresenta il rap Old school italiano degli anni 90

All’inizio degli anni novanta si muovono i rapper delle “Posse“, termine inglese che significa “gruppo”, attivisti nel campo politico-sociale e di rivendicazione di diritti, che si servono della musica per esprimere le proprie opinioni e diffonderle. Il movimento si sviluppa essenzialmente nell’ambito dei centri sociali.

Le sonorità di quegli anni, molto semplici, vennero completamente abbandonate con l’arrivo di artisti quali Articolo 31, Bassi Maestro e Kaos One al Nord, Sangue Misto e Uomini di mare al Centro e Lou X al Sud, ognuno con un proprio stile e un proprio modo di fare rap italiano. Senza dubbio fra i citati i maggiori esponenti sono gli Articolo 31 e i Sangue Misto(Neffa, Deda e DJ Gruff), quest’ultimi con l’album SxM segnano l’epoca delle canzoni rap italiane degli anni 90, poi diventerà una pietra miliare del genere e considerato da molti il più grande album hip hop italiano. Il punto di forza del collettivo fu il rappresentare la musica rap italiana in modo davvero eccezionale, con basi cupe e acide e metrica incredibile.

Nel 1993 l’album Strade di città degli Articolo 31 entrò nella classifica italiana degli album, vendendo oltre 90.000 copie, un record per un album hip hop dell’epoca. Anche Neffa nel 1996 ebbe un buon successo commerciale raggiungendo il disco d’oro con il suo lavoro corale Neffa e i messaggeri della dopa.

La Golden Age

Golden Age Rap Italiano 1990
Golden Age Rap Italiano 1990

Comincia così quella che viene definita la “golden age” del rap italiano. Uno dei rapper rappresentativi di questa fase fu Joe Cassano, cresciuto musicalmente tra New York e vari collettivi italiani, tra cui la Porzione Massiccia Crew di Bologna. Con l’album Dio lodato, pubblicato postumo nel 1999 a causa della sua morte avvenuta per arresto cardiaco, Cassano venne definito come il “più grande cultore della golden age”, segnando l’epoca con brani come Dio lodato per sta chance…, Gli occhi della strada e Nocche dure.

Altri artisti rappresentativi di quest’epoca sono stati Sangue Misto, Kaos One, Uomini di Mare, Bassi Maestro, Sottotono ed El Presidente.

IL NUOVO MILLENNIO

Sacre scuole- Rap Italiano Anni 90
Sacre scuole- Rap Italiano Anni 90

Sul finire del 1999 il gruppo milanese Sacre Scuole composto da Jake La Furia, Gué Pequeno e Dargen D’Amico, pubblicano l’album 3 MC’s al cubo.

All’inizio del nuovo millennio il rapper pugliese Caparezza raggiunge il successo con l’album Verità supposte, nel 2001 i Sottotono partecipano al Festival di San Remo per poi sciogliersi poco tempo dopo.

Dopo lo scioglimento degli Articolo 31 e l’abbandono di Neffa dalla scena del rap italiano, si ha un periodo di stanchezza per la scena italiana che si risveglia con alcune produzioni: in primis vanno ricordati Mi fist dei Club Dogo, 60 Hz di DJ Shocca, Sangue di Noyz Narcos, Background di Bassi Maestro e Mr. Simpatia di Fabri Fibra.

Nonostante l’Italia rimanga salda nell’underground, il mercato dei dischi, capeggiato da etichette indipendenti come la Portafoglio Lainz o la Vibra Records, dà comunque dei risultati. E nel 2006 diversi MC riescono ad ottenere un contratto discografico con delle major: Mondo Marcio, rapper milanese, firma per la EMI, Fabri Fibra e i Club Dogo con la Universal, mentre i Cor Veleno firmano per la H2O Music, essendo i primi artisti italiani a sfruttare la musica formato digitale. Alcuni videoclip, come quello di Applausi per Fibra di Fabri Fibra, riescono ad arrivare su emittenti come All Music o MTV e guadagnare discrete posizioni nelle classifiche.

In questo periodo nascono anche i primi contesti di freestyle, tra cui 2theBeat, Tecniche Perfette ed MTV Spit. Tra il 2008 e il 2009 il genere si espande a un pubblico più ampio grazie agli album Tradimento di Fabri Fibra, Solo un uomo di Mondo Marcio e Marracash di Marracash, che riescono a conquistare le prime posizioni in classifica.

Dal 2010 dopo il successo del singolo Tranne te di Fabri Fibra si crea un vero e proprio fenomeno di rapper mainstream. Fanno il loro debutto nella musica rap italiana artisti come Ensi, Emis Killa, Fedez, Salmo, Clementino, Vacca e Rocco Hunt.

Di quegli anni è anche l’esplosione del collettivo Machete soprattutto grazie al web, diventando in poco tempo una delle più importanti realtà del suolo italiano.

TOP 10 CANZONI RAP ITALIANO ANNI 90

2 thoughts on “Musica Rap Italiana Anni 90: Storia e cantanti principali

  1. Articolo molto interessante! complimenti sei riuscito a coinvolgermi nel rap old school.
    ho aperto un blog anche io sul rap in cui ripercorro in breve la storia dei rapper italiani piu o meno famosi, se ti va fai un salto, critiche sempre ben accette

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